La carriera del marciatore Alex Schwazer è, quasi sicuramente giunta al termine. Dopo la squalifica per doping, combinatagli nell’estate del 2016, il marciatore italiano classe 1984 ,che avevamo imparato a conoscere molto da vicino durante i Giochi Olimpici di Pechino 2008 per la vittoria nei 50 km, ha provato a fare ricorso alla prima decisione della Federazione
Schwarzer ha provato a far sentire le sue ragioni al tribunale sportivo di Losanna ma la sua richiesta di sospensione della squalifica, in modo da poter partecipare alle prossime Olimpiadi di Tokio 2021, è stata respinta con un secco “Non ci sono fatti nuovi”.
Questa decisione del tribunale di Losanna è arrivata il 10 Dicembre scorso, 5 giorni dopo la presentazione del ricorso, ma il 17 Marzo sono state pubblicate le motivazioni delle toghe svizzere; mentre la notizia è stata resa pubblica solo in questi giorni.
Resta quindi valida la squalifica di 8 anni inflitta al marciatore di Bolzano e scadrà nel 2024, quando sarà prossimo ai 40 anni. Per questo motivo, salvo ribaltoni giuridici, possiamo affermare con quasi assoluta certezza che la sua carriera è arrivata alla fermata finale.
Un minuscolo spiraglio di luce ancora c’è per Schwarzer. Il suo legale ha detto:
“Attendiamo con fiducia che i gravi indizi vengano suffragati dal procedimento penale in corso a Bolzano“
Anche l’atleta ha dichiarato:
“Per me non cambia nulla. Io mi batto per la verità e quindi per dimostrare la mia innocenza nel processo di Bolzano. Se emergeranno delle prove apriremo un nuovo procedimento in Svizzera. Adesso che le Olimpiadi sono state spostate abbiamo più tempo e possiamo aspettare la fine del processo“